“Per molto tempo ho cercato un riferimento, poi è arrivato Gerardo”
Gerardo è Gerardo Balestrieri e Gennaro Esposito lo descrive così …
Accanto alle aziende familiari che da generazioni si dedicano allo zafferano, molti giovani e tante donne riscoprono la coltivazione di questo fiore. E non solo nelle regioni classiche e vocate. È la storia di Rosa Rosae Zafferano di Agerola, una scommessa della famiglia Acampora.
Affonda il sostegno nell’esperienza decennale con la grande distribuzione del papà Mauro e volge lo sguardo al futuro grazie alla determinazione e alla conoscenza tecnica di Marina, perito agrario e neolaureata in tecnologie alimentari.
Seppur non si tratti di una coltivazione tradizionale campana, la famiglia Acampora è riuscita a godere dei benefici del clima mediterraneo e della qualità dei terreni per avviare la produzione dello zafferano che oggi utilizziamo nei nostri piatti a La Torre del Saracino.
In Campania lo Zafferano – che non è una coltivazione tradizionale – riesce a godere dei benefici del clima mediterraneo e della qualità dei terreni: questo aggiornamento delle colture può identificarsi come una nuova tappa di un percorso che descrive i rapporti tra uomo e natura, saperi e sapori di una terra antica.
Perché la sfida dello zafferano ad Agerola? È presto detto. I terreni di famiglia, incolti da circa 20 anni, consistevano in appezzamenti poco estesi, adatti alla coltivazione di prodotti di nicchia.
Dopo le analisi dovute del terreno, la coltivazione è partita con circa 600 bulbi, una quantità adatta alla conduzione familiare dell’azienda che muoveva i primi passi nel mondo della produzione agricola.
I ritmi di lavorazione sono quelli conosciuti: alla metà di ottobre i fiori iniziano ad essere maturi e vengono raccolti la mattina, prima che il sole li apra o che la rugiada autunnale possa rovinarli. Portati nelle case avviene la sfioritura. Una pratica che ha ancora il sapore delle comunità di un tempo. L’aiuto delle vicine di casa e delle conoscenti è prezioso tanto quanto serve a stabilire e rinsaldare i legami.
L’ultima fase, nonché la parte più cruciale, è quella dell’essiccazione: affidata in conto terzi per garantire la salvaguardia dell’aroma.
Alla teoria dei manuali universitari in Rosa Rosae si ritrova un’eco che parte da lontano e che parla di radici e di volontà di guardare al futuro, impegnandosi nel territorio. Alla mancanza di relazioni o esperienza si sopperisce con il digitale, in un mondo sempre connesso e pronto a produrre valore dalle connessioni.
Ed è proprio da un contatto via mail che è partita la nostra conoscenza. Fatta di confronti, consigli, assaggi, incontri di gusto e di generazioni.
ROSA ROSAE azienda agricola
Via Villani 48/B
80051 Agerola (NA)
Tel. 3348080650
agrirosarosae@gmail.com
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