L’indotto che ci manca
È stata una estate diversa e per certi versi anche …
La territorialità resta alla base di tantissime idee legate alla ristorazione contemporanea di qualità. La riscoperta dei prodotti locali si abbina logicamente all’aspetto della sostenibilità che oggi è centrale nel mio modo di intendere la cucina. Anche la facilità di approvvigionamento è un particolare non trascurabile per un ristorante che lavora quotidianamente e a ritmi serrati.
Tuttavia, non possiamo negare che l’internazionalizzazione sia stata (e sia tuttora) una leva fondamentale per la nostra crescita. Di conseguenza, la possibilità di poter ricevere ingredienti freschi, da ogni parte del mondo e nel più breve tempo possibile, rappresenta oggi una possibilità intrigante per chi vuole creare piatti che abbiano un tocco “fusion” e non.
In tal senso, Fruit Logistica 2020, la più importante fiera d’Europa dedicata alle produzioni agricole e agroalimentari e al management in agricoltura, che si è svolta a Berlino, è stata una esperienza interessante.
Sono già realtà una serie di progetti innovativi e soluzioni moderne che arricchiranno nei prossimi anni il settore frutta e verdura che strizzano – anch’esse – l’occhio alla sostenibilità. La qualità dei prodotti resta l’unico comune denominatore, la territorialità il mio valore aggiunto. Tuttavia, magari durante un viaggio siamo stati colpiti da un ingrediente, una “chicca”, e sapere di poterne disporre per una nuova creazione è importante.
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