Un classico non passa mai di moda
Si può osare con il maialino nero casertano e Gianni …
Estremo, aggressivo. Aggettivi e caratteristiche adatte per sposare la fantasia della Triglia fritta, non fritta che è frutto dell’ingegno dello chef Gennaro Esposito. Il sommelier della Torre del Saracino, Gianni Piezzo, non ci porta al mare anche se ci trascina in Sardegna, precisamente in provincia di Nuoro. Nasce a Mamoiada, piccolo comune di 2512 anime il Perda Pintà sulle Bucce 2013 di Giuseppe Sedilesu. La zona è vocata per il Cannonau ma la famiglia Sedilesu ha nel contempo preservato un vitigno quasi in via di estinzione quale la Granazza, e ne ha fatto, sin dagli inizi del nuovo millennio, una forma d’arte.
L’azienda a conduzione familiare, di Giuseppe e Grazia Sedilesu, oggi lavora in biodinamico per volontà dei loro figli Antonietta, Francesco e Salvatore. Il Perda Pintà sulle Bucce 2013 attira innanzitutto per il suo colore insolito, un giallo aranciato carico, che è frutto della lunga maturazione sulle bucce, di venti giorni, e dei 24 mesi nei quali affina in botte di rovere. “Sembrerebbe sposarsi meglio con altri piatti in carta alla Torre, invece con il suo alto grado alcolico presenta una grande mineralità che prolunga in bocca la bontà della Triglia fritta, non fritta“. Gianni Piezzo ne è sicuro e lancia la sfida. “Appare quasi un cognac per le sue note di tabacco, di resina, di macchia mediterranea. Eppure, ha una freschezza e una complessità capaci di rappresentare il giusto azzardo in abbinamento all’ennesima creazione di Gennaro“.
Perda Pintà Sulle Bucce 2013
Denominazione: | Barbagia I.G.T. Bianco |
Tipologia: | Granazza |
Vinificazione: | In barriques |
Affinamento: | 24 mesi in botti di rovere |
Cantina Giuseppe Sedilesu
Via Vittorio Emanuele II Mamoiada (Nuoro)
Telefono: 0039/078456791
www.giuseppesedilesu.com
Email: giuseppesedilesu@gmail.com.
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