Il Natale dei ricordi
Non ci saranno le tavolate di sempre ad unirci tutti …
Essere considerato un riferimento per la nuova generazione di cuochi che, tra sacrifici e visioni lungimiranti della cucina italiana, si affaccia alla professione é probabilmente uno dei più bei riconoscimenti che potessi ricevere.
Era quello l’entusiasmo che mi animava all’inizio della mia carriera, lo stesso entusiasmo che giorno dopo giorno mantengo vivo.
Omaggiare la tradizione, puntando sui prodotti del territorio é da sempre il mio impegno: la gratificazione vale il sacrificio, l’impegno, la fatica.
Chi intraprende la carriera dello Chef sogna di fare grandi cose.
E, badate bene, il sogno rimane genuino quando non affievolisce mai la ricerca della perfezione, la passione e la curiosità.
Non esiste ricetta vincente senza questi ingredienti.
É in queste occasioni che é un dovere ringraziare chi mi ha permesso di fare quello che amo: la mia famiglia, la mia brigata, i produttori,gli artigiani. E, non ultimo, grazie alla guida “Mangia e Bevi” de Il Mattino per questo riconoscimento: se mi guardo indietro vedo un giovane coraggioso e visionario. Provo a guardare avanti e vedo un uomo adulto che vuole continuare a fare al meglio ciò che meglio sa fare: raccontare la mia terra e i suoi prodotti, esaltandoli nei piatti con un linguaggio sapiente e universale.
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