Il risotto del Giovedì Santo
È una tradizione che appartiene alla cucina partenopea, quella della …
Una storia d’amore nata alle Mauritius e diventata grande in Puglia. Un ristorante che ora porta il loro nome ma che ha una stella Michelin praticamente da sempre, un 2020 tutto da raccontare. Antonella Ricci e Vinod Sookar hanno (ri)cambiato la loro vita e la loro cucina senza perdere il sorriso. Anzi, dal Covid hanno tratto una opportunità e tanti insegnamenti.
Loro che lavoravano con turisti provenienti da tutto il mondo raccontando la Puglia, sono andati nelle case dei pugliesi proponendo piatti innovativi (seppur legati alla tradizione). Hanno modificato la loro offerta, si sono dedicati di più al pesce ed alla cucina etnica: sono tornati indietro per andare avanti.
Le materie prime locali – però – sono quelle di sempre e sono alla base di queste “orecchiette di semola Senatore Cappelli, cime di rapa, pomodorini appesi e mollica all’acciuga” (nella foto di Cosimo Bellanova).
Ingredienti per 4 persone:
Preparazione:
Impastare la semola con l’acqua, fino ad ottenere un impasto sodo, fare le orecchiette con l’aiuto di un coltellino e tenere in frigo.
In una pentola tostate le acciughe con un filo d’olio e la mollica e tenere da parte.
Frullare metà delle cime di rape per ottenere una crema.
In una saltiera, scaldare l’olio e imbiondire l’aglio, il peperoncino, i pomodorini tagliati a metà e far cuocere per circa 2 minuti. Aggiungere le cime di rapa intere e la crema.
Lessare le orecchiette, unirle al composto nella saltiera e completare la cottura per un minuto circa.
Composizione del piatto:
Sistemare in 4 piatti fondi con la mollica di pane al profumo di acciughe.
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