Dal mare alla tavola, le meduse come cibo sostenibile del futuro
Sono quindici anni che lavoro al progetto di ricerca sull’uso …
“L’anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando e questa è la novità”. Prendere in prestito le parole di Lucio Dalla può aiutarci a capire cosa sta accadendo nel mondo della ristorazione perché l’anno che sta per andarsene logicamente è stato il più difficile di sempre ma il 2021 appare pieno di incertezze e quindi non ci si può – appunto – preparare ma neppure farsi trovare impreparati.
Quando tornerà la quotidianità? Quando torneranno gli eventi e la banchettistica? Domande cui speriamo di dare presto una risposta mentre la terza questione è di stringente attualità: come è cambiata la vita di molti ristoranti?
Gli argomenti sul tavolo (anzi sulla tavola) sono tanti ed il delivery – di cui si parla tanto, forse troppo – rappresenta solo una parte del discorso anche perché comunque rappresenta una interessante strategia alternativa per un certo tipo di ristorazione ma ovviamente non intende e non può sostituire l’esperienza di un pranzo o di una cena fuori, specie in un ristorante stellato. Dunque, ci si può reinventare ma sempre fino ad un certo punto e secondo diverse modalità.
Il destino è nelle nostre mani, nel senso che bisogna essere pronti ai cambiamenti ma anche a tornare indietro, all’auspicata “normalità” di quando si poteva condividere un pasto o partecipare a… Festa a Vico. Già, quanto ci è mancato il nostro evento ma quanto sono mancate al comparto tutte le manifestazioni enogastronomiche che sono occasione di confronto e di crescita!
Il mondo della cucina è versatile, rapido nel leggere i cambiamenti e nell’interpretarli, ora è chiamato ad una nuova sfida: aspettarsi l’ignoto. Il 2021 è una incognita, forse per questo sembra ancor più intrigante di qualsiasi altro anno.
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