MasterChef, una festa nella Festa
Dannatamente bello avere MasterChef a Festa a Vico. Dannatamente bello …
Sempre uguale, sempre diversa, sempre calda e non solo per le temperature che indica la colonnina di mercurio.
L’estate in cucina ha i suoi ritmi indiavolati, poco tempo per rilassarsi ma anche tanti sorrisi. Quest’anno sono nascosti dalle mascherine, ragion per cui si sorride con gli occhi. Capita quando ad esempio arriva un rimbrotto dello Chef e magari un altro componente della brigata sorride al collega per provare a stemperare. Dovrebbe esserci una telecamera in ogni cucina – specie d’estate – per riprendere i gesti e i sacrifici. La ripetitività dei movimenti, mai banali e sempre sincronici, l’adrenalina che sale con il passare delle ore mentre il servizio si avvicina, la temperatura rovente anche per i fornelli accesi.
Giornate infinite, giornate di crescita. Esigenze diverse da soddisfare, quelle dello Chef ovviamente ma in primis quelle degli ospiti. Piatti sempre precisi, anche loro sempre uguali e sempre diversi. Il mare in lontananza, chi arriva in cucina alla Torre del Saracino lo vede mentre si avvia al lavoro e quando torna a casa, però lo sente tutto il giorno, ne avverte la presenza attraverso i pesci che arrivano copiosi.
Non è esattamente una vacanza, neppure gli assomiglia, ma è un periodo unico, speciale. Da vivere, da gustare.
Vuoi ricevere i nuovi articoli direttamente sulla tua email? Iscriviti qui alla newsletter di Brother in Food.