A cena con Ancelotti
L’andata a casa di amici e il ritorno a casa …
Felice, perché la serata è stata un successo.
Emozionata, perché ancora non mi sembra vero che abbiamo raccolto più di 18mila euro!
Incredula, perché nonostante le 200 persone, i 4 partner per il buffet di benvenuto, i 5 chef che hanno preparato le portate della cena, e i numerosissimi sponsor, tutto è andato per il meglio.
Il servizio è stato ottimo, i piatti squisiti, i commensali felici.
Adesso però la smetto di dare i numeri e vi racconto cosa è successo.
La serata è iniziata con un delizioso aperitivo, all’aperto, durante il quale sono state servite portate della tradizione, selezione di tagli di carne, freschezze di latte e una fantasia di pane.
Un buffet da leccarsi i baffi.
Ma questo era solo l’inizio.
Una volta seduti ai nostri tavoli è iniziato un vero e proprio tour del gusto.
La cena si è aperta con una favolosa Scarola in carrozza con salsa di provola e polvere di olive dello Chef Giovanni Mellone di 13 Salumeria&Cucina.
Croccante fuori e gustosissima all’interno.
Il nostro Gennaro, ci ha coccolati con una Minestra di pasta mista con crostacei e piccoli pesci di scoglio.
Sono di parte, quindi citerò i giudizi degli altri commensali.
Gustosa, delicatissima, leggera (c’è chi ha fatto il bis) e servita ancora fumante.
Un piatto a tutto tondo.
Passiamo allo Chef Alberto Annarumma di Casa del Nonno 13, che con il suo Carnaroli camuffato con pepe e provolone del monaco è riuscito a creare un mix di sapori grazie al contrasto tra la delicatezza del re dei risi e il piacevole gusto piccante del provolone.
La guancia di vitello bianco, il cavolfiore e il chiodino di Mario Zingone del Ristorante Bagatto ha chiuso in bellezza la nostra maratona gastronomica.
Carne tenerissima, cottura perfetta e quell’inusuale abbinamento col cavolfiore che tutti hanno gradito.
Ma che cena è se non si chiude con un dolce?
E il caro Alfonso Pepe ci ha regalato una doppietta.
La delizia di “San Gilio” bellissima fuori e buonissima dentro.
Uno scrigno agli agrumi con all’interno un cuore di babbà.
A seguire le sue Zeppoline fritte con quel gusto antico che ti fa venir la voglia di chiedere la ricetta.
Insomma è stata una serata davvero bella, non solo a tavola.
Si percepiva affetto, una sincera partecipazione e un grande interesse per l’obiettivo da raggiungere.
Adesso con il cuore pieno di gioia e un grande entusiasmo non vedo l’ora di organizzare il prossimo evento.
Ho già un’idea, che per rimanere in tema, bolle in pentola.
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